Come fare la valutazione del rischio sismico e perché è così importante?
La valutazione del rischio sismico e…
Apro questo articolo con una domanda:
Se ti avessero detto dei rischi che stai correndo, avresti fatto il tuo capannone antisismico?
È la stessa domanda che ho rivolto ad un mio amico imprenditore.
Ora, dato che sei qui a leggere questo breve articolo sulla valutazione del rischio sismico, posso dire di conoscere già la tua risposta.
Quindi, se vuoi davvero mettere in sicurezza il tuo capannone industriale (e avere tutte le carte “in regola”), ti consiglio di continuare a leggere. Ti racconto una breve storia (vera!) e ti consegno le chiavi per aprire un nuovo capannone sicuro e “a norma”.
Hai fatto la valutazione del rischio sismico e messo in sicurezza il tuo capannone? O ti sei comportato come il mio amico?
Le storie vere sono spesso quelle che ci emozionano di più e ci spingono a fare qualcosa per migliorare la nostra vita e quella degli altri. Ecco perché ho deciso di raccontarti una storia che, guarda caso, parla di terremoti e del capannone antisismico che un mio amico, al tempo, non ha voluto costruire.
Ricordo perfettamente quella cena di qualche anno fa.
Sono stato a cena con un vecchio amico e, naturalmente, abbiamo parlato solo di lavoro nonostante avessimo un’infinità di altri argomenti di cui parlare. Ho capito da tempo che per due imprenditori il vero relax è rappresentato dalla ricerca di soluzioni alle problematiche lavorative.
Giuseppe, si chiama così il mio amico, è un imprenditore che si è fatto da solo ed ha iniziato la sua carriera lavorativa come magazziniere. Poi, ha fatto la sua scalata gerarchica dentro l’officina in cui era stato assunto, fino a diventare il responsabile della produzione di quella struttura.
Nei primi anni ’90 ha deciso di mettersi in proprio, aprendo un’azienda tutta sua che ha immediatamente preso il largo. Opera tuttora in un settore affine a quello in cui si era impegnato dall’età di 16 anni.
Ancora oggi è il socio di maggioranza (insieme ad altri imprenditori) nonché Direttore Generale di una bella struttura produttiva con diverse sedi sparse per il mondo. Ovviamente, alcune di queste sedi sono in Italia e, proprio per queste strutture, ci siamo preoccupati di fornirgli la valutazione del rischio sismico.
Ora, prima di proseguire con la storia, lascia che spenda qualche parola, “tecnica ma non troppo”, su questa valutazione tanto importante.
Che cos’è la valutazione del rischio sismico?
In questo blog trovi tanti approfondimenti, ma anche qui voglio spendere qualche parola. Come si dice, repetita iuvant!
La valutazione del rischio sismico nei capannoni industriali è un’attività di fondamentale importanza per garantire la sicurezza dei lavoratori e la protezione delle strutture in caso di eventi sismici.
E per procedere al miglioramento sismico di un capannone industriale – magari è proprio il tuo caso, perché se sei qui a leggere hai paura che un terremoto possa danneggiare il tuo capannone che “non è proprio antisismico” – il primo passo da fare è la valutazione effettiva del rischio sismico tramite un’analisi di vulnerabilità. Tale analisi permetterà di esaminare le eventuali aree di struttura particolarmente predisposte a riportare danni in caso di un evento tellurico.
È importante sottolineare che tutte le aziende italiane con dipendenti devono procedere con la valutazione del rischio sismico aziendale ai sensi dell’Art. 17 del D.Lgs 81/2008 (Sicurezza negli ambienti di lavoro). Inoltre, le aziende operanti in capannoni industriali prefabbricati non costruiti con criteri antisismici sono particolarmente a rischio sismico, e per questo motivo è importante effettuare una valutazione del rischio sismico specifica per questi tipi di strutture.
Mi fermo qui. E prima di dirti come fare la valutazione del rischio sismico con un sistema a misura della tua azienda, lascia che ti dica come è finita la cena con il mio amico.
La valutazione del rischio sismico non ha niente a che fare con il certificato di agibilità
La nostra cena è stata tutta imperniata sul problema del rischio sismico delle sue aziende.
Gli ho fatto notare che, in due casi specifici, nonostante avesse il vecchio “certificato di abitabilità”, il documento di valutazione dei rischi che gli abbiamo consegnato riporta anche delle magnitudo alte.
Per lui questa cosa era ed è inconcepibile, forse come per te.
Però, credimi, non c’è assolutamente niente di strano.
Ed è dovuto all’evoluzione della normativa Italiana che ha cambiato le carte in tavola diverse volte.
Ad esempio, uno di quei due capannoni è stato costruito nel 1994 (con i benefici della prima “Legge Tremonti”). In una zona NON SISMICA e perciò senza alcun requisito antisismico (cioè con travi e copertura in semplice appoggio).
Ha ottenuto tutte le certificazioni allora obbligatorie, altrimenti non avrebbe preso i contributi! Ma con l’aggiornamento della normativa antisismica non è più in regola.
Infatti, adesso, quella zona rientra in classe 3 (clicca qui per la carta sismica italiana) ed è normale che un capannone qualsiasi, NON un capannone antisismico, non va bene in un posto dove per la normativa italiana, anche se lieve, può arrivare una scossa tellurica.
E si spiega anche il motivo per cui alcune verifiche, eseguite di recente, presentino il conto all’azienda del mio amico con un risultato a magnitudo alta.
Ma per fortuna la Legge prevede l’obbligo di fare questo tipo di valutazioni!
Perché se non te l’avessi detto io, probabilmente tra le mille questioni che devi affrontare, non ci avresti mai pensato. Così come non l’hanno pensato il 90% dei Datori di Lavoro italiani.
Di tutto ciò ne sanno qualcosa tutti quei proprietari di capannoni dell’Emilia che sono stati investiti dall’onda sismica del 2012 ormai nota a tutti.
E se ci pensi bene la situazione è identica a quella del capannone di Giuseppe. Col solo vantaggio che il suo capannone, fortunatamente, non è stato mai interessato da alcuna scossa significativa.
Però l’analisi dei rischi Giuseppe l’ha capita bene…
Ed ha capito bene anche che, oltre agli infortuni, rischia anche il magazzino intero e la struttura produttiva.
Tanto che quando gli ho chiesto: “se ti avessero detto prima di tutti i rischi che stai correndo, avresti fatto il capannone antisismico o no?”
Ti lascio immaginare la sua risposta…
Come fare la valutazione del rischio sismico in modo veloce, preciso e sicuro? Ecco il Sistema scelto da tante aziende italiane
Per effettuare la valutazione del rischio sismico nei capannoni industriali, è possibile seguire un percorso operativo che prevede l’esame dei dati e dei documenti della struttura, la stima della pericolosità sismica dell’area in cui si trova il capannone, l’analisi della vulnerabilità della struttura e l’individuazione delle eventuali misure di miglioramento necessarie (da fare anche sfruttando il Sismabonus).
E ci tengo a precisare una cosa: fare la valutazione del rischio sismico (in un certo modo!) non significa limitarsi al solo calcolo “dell’indice di rischio sismico” del capannone. È una questione multidisciplinare e per essere risolta necessita di un pool di tecnici specialisti.
La stessa perizia dovrà essere strutturata in modo tale da essere trascritta nel DVR aziendale (e occhio al DVR semplificato!) secondo quanto definito dal D.lgs 81/2008.
E noi di Capannone Sicuro® possiamo aiutarti: negli anni, abbiamo studiato a fondo tutti i casi di crollo che hanno evidenziato con devastante chiarezza l’estrema vulnerabilità dei capannoni industriali. E abbiamo concentrato le nostre attività sulle possibili soluzioni tecniche da proporre per le nuove costruzioni ma, ancor di più, nello studio di sistemi di connessione dissipativi per l’adeguamento o il miglioramento sismico dei capannoni industriali prefabbricati già costruiti.
Cosa possiamo fare te?
Possiamo darti tutte le risposte che cerchi per la protezione della tua azienda, chiare e definitive:
- se non disponi della documentazione necessaria ed obbligatoria per svolgere ogni indagine tecnica preventiva, i nostri team accederanno presso gli enti preposti per acquisire tutto il materiale necessario;
- il nostro team è in grado di valutare tutte le sorgenti di rischio presenti nella tua azienda (struttura portante dell’edificio, scaffalature, macchinari, impianti, ecc.);
- possiamo risolvere il tuo problema dell’adeguamento sismico definitivamente, con un progetto a misura della tua azienda e con sistemi di ultima generazione.
Ma dobbiamo partire da una precisa valutazione del rischio sismico.
Se ti interessa sapere come sono messe le cose nel tuo capannone perché vuoi continuare a lavorare in sicurezza, clicca sul pulsante:
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