fbpx

Sismabonus Capannoni: come sfruttarlo senza litigare con il Fisco

Come funziona il Sismabonus per le attività produttive e come puoi ottenerlo in sicurezza (magari con il minimo sforzo e senza litigare con l’Agenzia delle Entrate) per rendere più sicuro il tuo capannone industriale?

Ruberò qualche minuto del tuo tempo. Fidati, ne vale davvero la pena. In questo articolo ho deciso di affrontare il delicato argomento “Sismabonus Capannoni Industriali”, per aiutarti a comprendere come funziona l’agevolazione per la messa in sicurezza delle attività produttive e come puoi ottenerla in modo facile. 

Leggendolo scoprirai anche come risolvere in un colpo solo 3 grossi problemi creati dal terremoto nella tua azienda, sfruttando a fondo e a tuo favore un potente incentivo fiscale che, da subito, ti farà risparmiare un bel po’ di soldini.

Quindi, se il tuo capannone non è antisismico e sei alla ricerca della soluzione tecnica ed economica migliore per intervenire sulla struttura, sei nel posto giusto.

In qualità di esperti in miglioramento ed adeguamento sismico dei capannoni industriali, noi di Capannone Sicuro abbiamo stretto una partnership di valore con i massimi esperti in Superbonus e detrazioni fiscali (DetrazioniFacili.it), per garantire ai nostri clienti un servizio completo e sicuro. 

Non dovrai preoccuparti di niente, né degli aspetti tecnici che riguardano l’adeguamento sismico del tuo capannone (che possiamo rendere sicuro con interventi non invasivi e che non causano il blocco dell’attività), tantomeno delle pratiche per ottenere gli incentivi riconosciuti dallo Stato. 

Ora, se vuoi sapere in cosa consiste il Sismabonus Capannoni Industriali e come puoi ottenerlo “senza stress” e con garanzia di risultato, continua pure a leggere. 

Il Sismabonus è una chance da prendere al volo!

Tutto il territorio italiano è considerato zona sismica (dal 2003, la mappa sismica italiana è cambiata – clicca qui per approfondire) e il 90% dei capannoni industriali non sono realmente adeguati dal punto di vista della sicurezza Sismica. 

Questo è lo scenario. 

Il vero problema sismico italiano non è rappresentato dal terremoto in sé, bensì dalle costruzioni che questo colpisce: purtroppo è ormai evidente che la maggioranza degli immobili italiani non è costruita con criteri davvero antisismici. E i capannoni industriali, come dicevo, non sono da meno e soffrono delle stesse problematiche delle abitazioni unifamiliari e dei condomini.

Purtroppo, sono tanti gli imprenditori che continuano a fare orecchie da mercante e che continuano a sottovalutare la pericolosità del terremoto. Aggrapparsi ad un “tanto non capiterà proprio a me!”, non ti salverà dal terremoto che può colpire con forza quando meno te lo aspetti. 

Ma sono sicuro che non fai parte degli imprenditori che amano rischiare e, proprio per questo motivo, voglio parlarti della grande opportunità chiamata Sismabonus. Una chance che ti consiglio di cogliere al volo. Ma di coglierla rivolgendoti a chi può davvero garantirti il massimo risultato senza intoppi in cantiere e noie fiscali alla fine dei lavori. 

Detto ciò, prima di scoprire come funziona il Sismabonus Capannoni Industriali e attività produttive, concentriamoci sui 3 problemi non noti a tanti imprenditori italiani.

3 problemi seri che possiamo aiutarti a risolvere con metodo

Vado al sodo.

Problema serio n. 1


Il DLgs 81/2008 (Testo Unico Sicurezza negli ambienti di lavoro) impone al datore di lavoro ed al suo RSPP di effettuare una valutazione del rischio sismico da trascrivere nel DVR (Documento di Valutazione dei Rischi)!


E se guardi il Documento di Valutazione dei Rischi della tua azienda, forse il rischio sismico non è neanche stato preso in considerazione. Tutto ciò con gravi conseguenze per te e la tua organizzazione di tipo amministrativo (sanzioni) e penale (reato) nel caso in cui, per effetto di un terremoto, qualche dipendente dovesse farsi male.

Problema serio n.2


So bene che hai aperto questo articolo per scoprire come funziona il Sismabonus Capannoni Industriali – a breve ci soffermeremo sulle norme, sui requisiti e sul “come ottenerlo senza correre rischi” – ma ci tenevo a sottolineare anche questi aspetti che sono strettamente collegati agli incentivi per la messa in sicurezza delle strutture produttive, ma che vengono spesso messi in secondo piano. 

Tra questi aspetti c’è anche quello che riguarda le nuove procedure per la certificazione ISO 9001, che impongono alle aziende di garantire, ai propri clienti ed azionisti, la continuità del business anche in caso di calamità naturali.

Il rischio connesso è quello di perdere clienti importanti!

Problema (molto) serio n.3


Con l’entrata in vigore della Classificazione sismica degli edifici (anche dei capannoni industriali!) ai fini del SISMABONUS è stato introdotto un ulteriore parametro di stima economica che, nel prossimo futuro, inciderà enormemente ed in negativo sugli edifici che si troveranno in pessime condizioni antisismiche.

Non ti nascondo che ho pensato: “i soliti inutili adempimenti burocratici introdotti per farci perdere solo tempo e soldi, sottraendoli dalle nostre attività lavorative.”

Poi, ho ragionato. 

Considerata l’enorme azione di fuoco messa in campo dalle istituzioni per risolvere la questione sismica in Italia, mi sono reso conto che tutte quelle aziende che non correranno al più presto ai ripari per sistemare la questione burocratica e, ovviamente, quella della sicurezza sismica aziendale, si troveranno improvvisamente a doverla affrontare senza poter neanche riuscire ad usufruire dei POTENTI incentivi appositamente predisposti.


Sì, hai capito bene!

Ho parlato di POTENTI incentivi perché il Sismabonus Capannoni è un importante vantaggio economico per le aziende come la tua, che mettiamo subito sotto la lente di ingrandimento. 

Per fornirti un quadro schematico ma completo del Sismabonus, risponderò alle domande più frequenti. 

Quali sono le norme da considerare per accedere ai “potenti incentivi” che puoi sfruttare (se hai tutte le carte in regola!) per rendere il tuo capannone antisismico? 

Le norme che regolano questa importante agevolazione per la messa in sicurezza degli edifici esistenti sono: 

  • Legge 27 dicembre 2019, n. 160;
  • DM n. 24 del 9 gennaio 2020 Nuovo Decreto Sismabonus (integra il DM 58/2017 ed entra nel dettaglio delle procedure da seguire per ottenere la detrazione fiscale);
  • Circolari e Risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate;
  • Guida Sismabonus: Le Detrazioni per gli interventi Antisismici, Agenzie delle Entrate. 

A chi spetta il Sismabonus?

Nel dettaglio: 

  • proprietari e nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari o comodatari (il Sismabonus è garantito anche ai locatari di unità immobiliari adibite ad attività produttive);
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • imprenditori individuali, per gli immobili adibiti ad attività produttive; 
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, non nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari). 

Per quali lavori spetta il Sismabonus Capannoni Industriali e attività produttive?

Il Sismabonus è stato introdotto con la legge di Bilancio del 2017 e consente di usufruire di una detrazione delle spese sostenute: 

Ma come si calcolano queste classi di rischio sismico?

Le classi di rischio sismico sono calcolate secondo quanto specificato dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 28 febbraio, n.58 (come modificato dal successivo D.M. del 7 marzo 2017, n.65).

Detto ciò, mi preme sottolineare quella che è una deroga importante alla norma, perché capita spesso che, andando a fare la classificazione sismica dell’edificio, non essendo possibile considerare l’attrito come situazione resistente per le forze orizzontali, l’edificio non è classificabile (neanche in classe G). Ed ecco la deroga tanto importante: “indipendentemente dalla classe sismica a cui appartiene l’edificio”. 

Che cosa significa? 

Che l’agevolazione che ti consente di recuperare gran parte della spesa che dovrai sostenere per rendere il tuo capannone antisismico ti spetta anche quando non è possibile, nel caso specifico, fare una classificazione precisa, purché vengano effettuati specifici interventi nel pieno rispetto dei requisiti di legge. 

Sismabonus Capannoni: su quali immobili è possibile intervenire e quali spese è possibile portare in detrazione? 

L’agevolazione è estesa a tutti gli immobili di tipo abitativo e produttivo che si trovano in zone sismiche 1,2 e 3. 

Il tetto di spesa massimo per ogni unità immobiliare è di 96.000 euro (anche per i capannoni industriali si può moltiplicare 96.000 euro per ogni subalterno catastale, secondo l’ultima data di accatastamento). 

Ma il dato interessante è che oltre ai lavori di messa in sicurezza, sono detraibili anche le spese sostenute per la classificazione e per la verifica sismica, così come le spese di: 

  • progettazione e altre prestazioni professionali connesse (in base al tipo di intervento);
  • compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti; 
  • perizie e sopralluoghi;
  • imposta sul valore aggiunto, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunce di inizio lavori. 

Quali documenti servono per accedere al Sismabonus Capannoni Industriali?

In aggiunta alla documentazione prevista in base alla normativa edilizia, il progettista deve asseverare “la classe di rischio dell’edificio precedente l’intervento e quella conseguibile a seguito dell’esecuzione dell’intervento progettato”. 

L’asseverazione deve essere depositata contestualmente al titolo edilizio abilitativo dell’interventi agevolabile (SCIA e/o permesso di costruire) ed è prevista dal Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 28 febbraio 2017, n. 58 che nel corso degli anni è stato modificato dal Decreto 7 marzo 2017, n. 65, dal Decreto 9 gennaio 2020, n. 24 e dal 6 agosto 2020, n. 329, sempre del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Ma nello specifico, che cosa deve fare il professionista?

Deve dichiarare di avere i requisiti previsti all’articolo 3 del Testo coordinato del Decreto n.58 del 28/02/2017 come modificato dal DM 7/03/2016 n. 65 e indicare se provvedere alla sola valutazione del rischio sismico o se, invece, presenta un progetto di mitigazione del rischio sismico. 

Quest’ultimo dovrà quindi prevedere un confronto migliorativo tra lo stato di fatto e quello di progetto, ovvero prevedere almeno un salto di classe, valutato mediando un metodo convenzionale o semplificato. 

E il 110% per i capannoni? Un chiarimento sul Super Sismabonus per attività produttive

Non si fa altro che parlare di ristrutturazione e riqualificazioni energetiche “a costo quasi zero” grazie al Superbonus per l’edilizia. E sono sicuro che leggendo questo articolo ti sei chiesto: “ma non posso ristrutturare il mio capannone con il 110%?”

Ricapitolando, il Sismabonus Capannoni Industriali è l’agevolazione per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche per edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità e prevede un massimale di 96.000 euro per i lavori con una detrazione (70% o 80%)  da ripartire in quote annuali di pari importo. 

Ma se sono rispettati tutti i requisiti e le condizioni previste dal nuovo Superbonus l’agevolazione è potenziata al 110%. E in alcuni casi il Super Sismabonus 110 assorbe il Sismabonus ordinario. Ovviamente, le vecchie aliquote sono ancora in vigore e verranno sempre applicate quando il Superbonus non può essere sfruttato. 

Tutto dipende dal caso specifico! Infatti, diventa fondamentale partire sempre da un’accurata analisi iniziale, per trovare una soluzione tecnica e fiscale su misura. 

Se vuoi sfruttare il Sismabonus Capannoni Industriali per rendere la tua azienda davvero sicura, senza litigare con l’Agenzia delle Entrate, leggi qui

Ogni intervento di messa in sicurezza sismica di un capannone, sia con gli incentivi che senza (ma se ci sono, perché non sfruttarli?), deve essere portato a termine seguendo questi 5 step: 

  1. individuare la zona sismica di riferimento;
  2. analisi preliminare della classificazione sismica dell’edificio (a cura di uno specialista);
  3. valutazione tecnica ed economica degli interventi di miglioramento sismico;
  4. presentazione documentazione tecnica per avvio lavori;
  5. esecuzione lavori e collaudo finale.

Il team di esperti di Capannone Sicuro può seguire ogni fase del tuo progetto di adeguamento sismico, aiutandoti a non impazzire per la gestione delle pratiche fiscali. Ti ricordo che collaboriamo con i massimi esperti in Italia per le pratiche di detrazione fiscale e che da anni aiutiamo le aziende ad ottenere gli incentivi per qualsiasi tipologia di capannone. 

Lavoriamo seguendo un Sistema di Lavoro preciso e possiamo garantirti una soluzione “chiavi in mano” per aiutarti a risparmiare effettuando i migliori interventi che renderanno la struttura del tuo capannone davvero sicura. 

Se vuoi sfruttare il Sismabonus Capannoni senza dover tornare, tra qualche anno, a discutere o a litigare con l’Agenzia delle Entrate che vorrà vederci chiaro (e magari metterti le mani in tasca!), clicca qui e scopri come possiamo aiutarti progettando interventi su misura per la tua azienda. 

Oppure mettiti in contatto telefonico con noi al numero verde:


Numero Verde Capannone Sicuro



Giovanni Pagliardini,

esperto in consolidamento sismico di capannoni industriali. 

Ideatore e creatore del SISTEMA Capannone Sicuro®

Lascia un commento